RECENSIONE "CIO' CHE INFERNO NON E'" di ALESSANDRO D'AVENIA
All'inizio questo libro non riuscivo a comprenderlo e non mi piaceva granchè ma, entrata nel cuore della storia, mi è piaciuto moltissimo. E' un romanzo che si ambienta in Sicilia, tra Palermo e Brancaccio e ci troviamo nel periodo post omicidio di Borsellino: una Sicilia divisa tra chi sa e tace, chi sa e fa finta di non sapere, chi combatte per un futuro migliore e la Mafia.
Federico è un ragazzo al termine dell'anno scolastico che vive a Palermo ma che, grazie al suo professore di religione Don Pino Puglisi, conosce la vita vera andando ad aiutarlo con i ragazzi a Brancaccio. Brancaccio è molto diversa dalla realtà che Federico vive a Palermo e qui Federico conosce e scopre l'amore con Lucia, ragazza di Brancaccio che crede in un modo migliore. Federico si innamora di lei e insieme affiancano Don Pino nelle attività con i ragazzi di Brancaccio. Federico all'inizio tenta di convincere Lucia ad andare via da Brancaccio quando si rende conto delle prevaricazioni e delle violenze quotidiane che vengono compiute. Lucia con pazienza, giorno dopo giorno, gli fa capire come scappare non serva ma come invece si debba restare per cercare di cambiare le cose. Federico decide di non partire per Londra, viaggio premio per l'anno scolastico terminato da parte dei suoi genitori, e di passare la sua estate a Brancaccio.
Tra chi combatte per cambiare le cose troviamo, schierata in prima linea, la figura di Don Pino che parte dai ragazzi di strada per diffondere i principi dell'amore e dell'aiuto, della lealtà, della correttezza e dell'umiltà. Don Pino non parla solo dal pulpito ma scende nelle strade a giocare con i bambini, a bussare alle porte di chi ha bisogno...e questo alla Mafia non piace. La Mafia lo vede come un nemico da eliminare per questo ammalia e compra con lusinghe e soldi persone del popolo anche vicine a lui...come Riccardo, ragazzo che gioca con Don Pino che come figura possiamo accostarla a Giuda. Giuda bacia Cristo prima che venga preso e Riccardo dà due baci e fa gli auguri per il compleanno a Don Pino prima che venga ucciso.
La Mafia sembra aver vinto ma Don Pino è riuscito a creare dietro di sè un gruppo di persone che crede fermamente nella lotta alla corruzione e alla prevaricazione e Federico e Lucia ne sono l'esempio (sono importanti ed emblematici già a partire dai nomi).
Un romanzo che racconta la Mafia dal punto di vista dei ragazzi, con un linguaggio semplice e comprensibile.
Il romanzo è ben strutturato, i punti di vista sono netti e le emozioni percepibili dentro di sè.
Pagine 317
Edizione Mondadori
Prezzo 19,00€
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